MAPUCHE INTERNATIONAL LINK
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Casa Reale di Araucania e Patagonia

Un Mapuche nominato nuovo rappresentante per le relazioni estere

Conferenza stampa – 30 marzo, 2010


Ai maggiori rappresentanti del Mapuche International Link (MIL) è stato riconosciuto il loro contributo alla lotta delle popolazioni Mapuche(1) durante la cerimonia reale della settimana scorsa.

Immagine: Reynaldo Mariqueo, Principe Filippo e Nina Dean

Foto: archivio MIL

L’annuale cerimonia delle onorificenze del Regno di Araucania e Patagonia tenutasi a Parigi il 20 marzo, ha visto Reynaldo Mariqueo (2) e Nina Dean (3) ricevere rispettivamente il titolo di Cavaliere dell’ordine reale della Corona d’acciaio e la medaglia commemorativa all’onore. Durante l’evento, è stato inoltre annunciato che il Conte Mariqueo di Lul-lul Mawidha sarà responsabile per le relazioni estere del Regno di Araucania e Patagonia (4).

L’onorificenza assegnata a Nina Dean per ordine del re ha celebrato e sottolineato il suo importante contributo alla promozione e protezione dei diritti umani dei Mapuche nel corso dell’ultimo decennio. Dopo aver ricevuto il premio, Nina Dean ha riaffermato che continuerà a condurre questa campagna a favore dei valori universali racchiusi nella lotta Mapuche. Ha detto:"rimango fedelmente impegnata nell’obiettivo dell’autodeterminazione del popolo Mapuche e nella protezione dei diritti umani, civili e politici".

Il cavalierato del Conte Mariqueo commemora sia il suo lavoro alle Nazioni Unite che la sua aperta battaglia, messa in evidenza nella sua influente ricerca, ai conti falsati della storia del Regno di Araucania e Patagonia fomentati dall’Argentina e dal Cile i quali, evidentemente giustificano l’espropriazione e l’oppressione del popolo Mapuche.

Dopo aver ricevuto il premio, il Conte Mariqueo ha affermato che "le sue accollate e il suo nuovo incarico sono stati assegnati per servire il governo Mapuche in esilio"; accettando, egli ha detto" con umiltà e gratitudine, in memoria dell’eroico atto intrapreso dal Lonko* Mapuche e da Orelie-Antoine de Tunens, fondatori della monarchia". Ha anche enfatizzato "il profondo rispetto che il principe Filippo gli ispira".

Pur riconoscendo le sfide che dovrà affrontare nel suo nuovo ruolo, egli richiama all’attenzione l’eterna importanza simbolica e pratica del Regno :‘nonostante questo sia un periodo difficile nella storia della nostra popolazione, le nostre autorità ebbero l’intento di creare uno stato libero, indipendente e sovrano, che abbracciasse quei principi che i nostri antenati hanno strenuamente difeso in centinaia di battaglie nei secoli passati’.

Per continuare con le tradizioni, la cerimonia di stato ha coinciso con i festeggiamenti per il compleanno del Principe Filippo (83 anni quest’anno). Una moltitudine di sostenitori del Regno, dignitari e ufficiali internazionali ha partecipato alla cerimonia dall’alto profilo e da "cravatta nera".

Nella sua residenza reale nello storico palazzo parigino "Le Pavillon Dauphine", il Principe Filippo ha celebrato l’eroismo di Re Orelie-Antoine I, primo monarca del Regno, la cui dedizione e perseveranza hanno ispirato le generazioni reali che seguirono. Il discorso del Principe Filippo ha poi evidenziato quanto il potenziale per la Casa Reale di giocare la propria parte nell’internazionalizzazione dell’attuale battaglia Mapuche sia rilevante.

Nina Dean ha spiegato che la dimensione internazionale è "cruciale, in particolare nel momento in cui Argentina e Cile si rifiutano regolarmente di riconoscere il diritto dei Mapuche all’autogoverno all’interno della propria terra, un diritto che è tutelato da diversi strumenti internazionali, incluso la Dichiarazione dei diritti delle popolazioni indigene delle Nazioni Unite".

Negli ultimi anni, un numero significante di leaders Mapuche è stato a favore del potenziamento del lavoro della Casa Reale quale misura strategica unificante ed evolutiva, poiché essi vedono la Casa Reale come un’istituzione che simbolizza stabilita e continuità. Quest’obiettivo implica la partecipazione attiva dei leaders Mapuche nello sviluppo graduale di moderni campi di lavoro, tenendo in debito conto le nuove sfide poste dalle attuali condizioni naturali e globali.

È necessario, dunque, rivitalizzare la politica delle relazioni internazionali, in modo da contribuire alla realizzazione delle aspirazioni del popolo Mapuche, in particolare quando stati come l’Argentina e il Cile dimostrano il ripetuto fallimento delle garanzie di rispetto dei diritti dei Mapuche a stabilire l’autogoverno nella regione del Wallmapu*, come richiesto dalle leggi internazionali.

Negli ultimi anni il governo cileno, in particolare, ha indiscriminatamente oppresso le comunità Mapuche che si battono per i loro diritti territoriali, sociali, politici e culturali (5). Ciononostante, la violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle popolazioni indigene è endemica sia in Argentina sia in Cile, come dimostra il fatto che le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno pesantemente condannato entrambi gli stati.

Per ulteriori informazioni siete pregati di contattare Reynaldo Mariqueo all’indirizzo mil@mapuche-nation.org o al numero 0117 927 9391.

  1. Mapuche sono una nazione indigena situata tra il sud del Cile e l’Argentina. La sua popolazione è stimata intorno ai due milioni. Sono l’unica nazione indigena del Sud America le quali sovranità e autonomia sono state formalmente riconosciute durante la conquista del continente ad opera degli spagnoli e dei portoghesi. Oggigiorno, i Mapuche continuano a battersi contro la repressione dei loro legittimi diritti territoriali e culturali da parte delle autorità argentine e cilene.

  2. Reynaldo Mariqueo è un werken ( messo diplomatico Mapuche) presso l’Unione Europea, Conte di Lul-lul Mawidha, Consigliere del Regno di Araucania e Patagonia e segratario generale del Mapuche International Link.

  3. Nina Dean è vicesegretario del Mapuche International Link (MIL) e partecipa regolarmente al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

  4. Il Regno di Araucania e Patagonia fu fondato il 17 novembre 1860 dalle autorità Mapuche e da un cittadino di origine francese, Orelie-Antoine de Tounens, il quale, dopo aver vissuto con le popolazioni Mapuche, riuscì a guadagnarsi la stima e la fiducia delle più alte autorità Mapuche. L’assemblea costituente (Futa Kollog) che ufficializzò la costituzione del Regno, fu approvata dopo un intenso dibattito nelle varie entità territoriali della nazione Mapuche, che furono poi note come Araucania e Patagonia, e che oggi sono note come Wallmapu (antico territorio Mapuche).

  5. Lo stato cileno, che ha in precedenza evidenziato la sua capacità alla brutalità e alla barbarie, ha in seguito aggravato la sua posizione con il trattamento riservato al Lonko (capo) Juana Calfunao, il quale attualmente sta scontando una condanna di quattro anni per il "crimine" di disobbedienza civile. Lei è detenuta insieme con altri prigionieri politici Mapuche, 37 dei quali devono sottostare alle leggi cilene per l’antiterrorismo, emanate per la prima volta sotto il regime di Pinochet. L’uso di questa legge è stato largamente condannato dai governi nazionali, dalle organizzazioni per i diritti umani e da organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite.

(*) Lonko = capo, autorità Mapuche
(*) Wallmapu = antico territorio Mapuche conosciuto anche come Araucania e Patagonia

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Tradotto da Annalisa Dassisti
Mapuche International Link

 

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